Takemi, ovvero l’ anti Popy per eccellenza, ma priva di licenze di ampio respiro.
uando le altre aziende di giocattoli si contendevano i più succosi copyright a colpi di assegno, Takemi si concentrò su tutto quello che rimaneva, proponendo personaggi di serie poco competitive e di poco richiamo. Apparentemente scarsi in competitività, pure dal punto di vista costruttivo, il giocattolo Takemi è per definizione semplice ed anche un po’ grezzo. Fra le varie licenze possiamo ricordare: Macchina Blaster , Battle Hawk , Gingaizer, tutte serie lontano dai riflettori e quindi disponibili alla piccola Takemi.
Nessuno dei giocattoli di Takemi è particolarmente ben progettato, sono tutti pezzi più o meno goffi, ma allo stesso tempo mantengono un fascino tutto loro che spesso trova fan appassionati.