(Astrorobot contatto Ypsilon) ブロッカー軍団IVマシーンブラスター
(Burokk-a Gundan IV Mashīn Burasutā – Il IV Battaglione Blocker Machine Blasters)
- Produttore: Takemi
- Toyline : n.d.
- Anno Produzione:
- Personaggio: Astro Robot
- Sigla: n.d.
- Prezzo:
- Materiali:Die-cast, Plastic
Prima delle uniche due serie robotiche prodotte da Nippon Animation a partire dal ’76 e sponsorizzata da Takemi. Diversamente dai Ginguiser, la produzione di giocattoli dei quattro Astrorobot, così sono noti in Italia, è un abbastanza ampia.
Oltre ai quattro mecha principali, Takemi imitando quanto fatto dalla Popy ha proposto giocattoli della base, delle navette di aggancio, persino i busti completi di navicelle ed una versione niente male della mascotte della serie, il pinocchio robotico Picotto.
Le limitate capacità economiche non permettono di avere una serie animata di qualità accettabile, anche considerando il periodo. Tuttavia alcuni elementi caratterizzanti portano una buona dose di originalità. Intanto non abbiamo mai un unico eroe. Anche se i robot singole, di media, restano delle “pippe”, sono comunque ben caratterizzati e sufficientemente differenziati. Originale anche il fatto che per sconfiggere il nemico debbano agire tutti assieme, ma non vi sia una vera e propria azione di assemblaggio/unione (gattai) come in altre serie animate. Ultimo elemento che ho sempre trovato originale, ma allo stesso tempo un po’ frustrante, il leader della squadra non è l’eroe più forte né il più bello. Il pilota del primo robot il Robo kress, infatti non ha particolari doti di combattimento ed ha un fisico che tipicamente viene relegato al personaggio comico o al pilota di supporto, insomma alla tipica spalla per l’alleggerimento dei toni.
Come per la serie, anche i giocattoli, non hanno particolari cure costruttive. In particolare i robot sono riprodotti in modo abbastanza approssimativo e semplificato, cosa che per altro fa parte del fascino delle produzioni di Takemi. Fra i quattro robot il più raro da trovare in buone condizioni è il Sandaio, recuperabile in almeno due versioni e afflitto spesso da difetti sia di realizzazione sia generati dal passare del tempo, come la pettorina rossa quasi sempre danneggiata.
Al contrario, la base, Picotto ed anche l’Astonmighty sono molto più curati.
Insieme ai Ginguiser ed a pochi altri giocattoli di serie Live da noi pressoché sconosciute, questi sono gli unici giocattoli con parti die-cast prodotti da Takemi, che a causa dello scarso successo delle sponsorizzazioni, non sopravviverà alla fine degli anni ’70.
La produzione degli Astro robot resta quella più numerosa e completa della sua breve vita, anche se all’appello mancano alcune realizzazioni.
fonti e ringraziamenti:
- per le info: Machine Blaster | CollectionDX, Astrorobot contatto Ypsilon – Wikipedia, Anime d’acciaio
- testi albums: Matteo Pecorelli
- collezione di: Takiro